ISTANZA PER REVOCA BLOCCO VEICOLI IN BASE A CATEGORIA EURO

 

Dopo aver sottoscritto un mutuo pluriennale per acquistare il veicolo,

dopo aver pagato la revisione,

dopo aver pagato il bollo,

dopo aver pagato l’assicurazione

scopri di:

1)    non poterlo utilizzare,

2)    doverlo rottamare, pagando per la rottamazione e la cancellazione dal PRA.

 

Anche se possiedi un veicolo di categoria Euro superiore poi riguarderà anche te perché il loro scopo è quello di far acquistare veicoli nuovi con la scusa dell’inquinamento.

Infatti, come hai visto nel passato, prima promuovono i veicoli a benzina, poi cambiano idea e promuovono i veicoli a diesel, poi ricambiano idea e promuovono i veicoli ibridi o elettrici, poi, prendendo atto che anche quelli inquinano, promuoveranno ...

 

Noi siamo stati, siamo e saremo sempre i primi per la tutela dell’ambiente

ma il blocco dei veicoli in base all’Euro

non riduce in modo significativo l’inquinamento atmosferico

(l’inquinamento complessivo di tutti i veicoli non supera il 25% dell’inquinamento atmosferico)

ma crea un drammatico danno economico e sociale.

 

 

FAI SENTIRE LA TUA VOCE: ANCHE UNO FA LA DIFFERENZA

 

Ecco cosa puoi fare subito in prima persona via computer:

 

1)    invia la seguente LETTERA APERTA alle mail che seguono;

 

2)    Invia a chi hai in rubrica mail questo documento perché riguarda tutti (camionisti, automobilisti, camperisti e motociclisti) anche se abitano in regioni diverse.

 

Felice giornata, ricordando di essere sobri, pazienti, non disperarsi dinanzi a un disinteresse diffuso e non esaltarsi a ogni sciocchezza o piccolo traguardo.

Sempre il pessimismo dell’intelligenza e l’ottimismo della volontà.

 

A leggerti, Pier Luigi Ciolli

 

1

 

FACSIMILE DI LETTERA APERTA DA INVIARE A:

 

presidenza@regione.piemonte.it                           vicepresidenza@regione.piemonte.it

assessore.caucino@regione.piemonte.it            assessore.istruzionelavoroformazione@regione.piemonte.it

assessorato.gabusi@regione.piemonte.it          assessore.sanita@regione.piemonte.it

assessorato.ricerca_innovazione_ambiente@regione.piemonte.it       assessore.marrone@regione.piemonte.it

assessore.poggio@regione.piemonte.it                             assessore.protopapa@regione.piemonte.it

assessore.ricca@regione.piemonte.it                  assessore.tronzano@regione.piemonte.it

presidenza@cr.piemonte.it                                      alberto.avetta@cr.piemonte.it

giorgio.bertola@cr.piemonte.it                                               alessandra.biletta@cr.piemonte.it

paolo.bongioanni@cr.piemonte.it                         monica.canalis@cr.piemonte.it

andrea.cane@cr.piemonte.it                                   fabio.carosso@cr.piemonte.it

chiara.caucino@cr.piemonte.it                                andrea.cerutti@cr.piemonte.it

sergio.chiamparino@cr.piemonte.it                      elena.chiorino@cr.piemonte.it

alberto.cirio@cr.piemonte.it                                    angelo.dago@cr.piemonte.it

paolo.demarchi@cr.piemonte.it                             sarah.disabato@cr.piemonte.it

mauro.fava@cr.piemonte.it                                     francesca.frediani@cr.piemonte.it

matteo.gagliasso@cr.piemonte.it                          raffaele.gallo@cr.piemonte.it

gianluca.gavazza@cr.piemonte.it                           mario.giaccone@cr.piemonte.it

francesco.graglia@cr.piemonte.it                           marco.grimaldi@cr.piemonte.it

luigi.icardi@cr.piemonte.it                                         riccardo.lanzo@cr.piemonte.it

claudio.leone@cr.piemonte.it                                 silvio.magliano@cr.piemonte.it

maurizio.marello@cr.piemonte.it                           valter.marin@cr.piemonte.it

maurizio.marrone@cr.piemonte.it                        ivano.martinetti@cr.piemonte.it

michele.mosca@cr.piemonte.it                                              davide.nicco@cr.piemonte.it

letizia.nicotra@cr.piemonte.it                                federico.perugini@cr.piemonte.it

giovannibattista.poggio@cr.piemonte.it             alberto.preioni@cr.piemonte.it

marco.protopapa@cr.piemonte.it                         domenico.ravetti@cr.piemonte.it

fabrizio.ricca@cr.piemonte.it                                   carlo.rivavercellotti@cr.piemonte.it

domenico.rossi@cr.piemonte.it                              paolo.ruzzola@cr.piemonte.it

sean.sacco@cr.piemonte.it                                      mauro.salizzoni@cr.piemonte.it

diego.sarno@cr.piemonte.it                                     alessandro.stecco@cr.piemonte.it

andrea.tronzano@cr.piemonte.it                           daniele.valle@cr.piemonte.it

sara.zambaia@cr.piemonte.it                                  info@incamper.org

 

 

Al Presidente, VicePresidente, Assessori, Consiglieri della Regione Piemonte

 

A proposito di “emissioni nocive” ho letto questa mail: Ordinanza di chiusura E 0 1 e 2 in Regione Piemonte. https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/notizie/blocchi-traffico-dal-1deg-ottobre?fbclid=IwAR0U3_B6bLOEpYKvIqJVH8oMhFOCoPhlgsP6NM3XddSnlU1krITIFppSPWw A quanto pare il Governatore Cirio ha firmato una ordinanza regionale che ferma tutti i mezzi E0 E1 E2 in tutta regione Piemonte per 365 giorni; cioè per sempre. Inutile che dica che sui social, nei gruppi sta scoppiando quasi una rivolta.

            Ho aperto il link e si tratta di quanto deliberato dalla Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore all’Ambiente, contenente lo schema di ordinanza che i sindaci dovrebbero adottare dal 1° ottobre 2020 per determinare blocchi al traffico nei territori di loro competenza e la limitazione delle emissioni nella stagione invernale 2020-2021.

In sintesi, una miriade di limitazioni riguardo orari, giorni, tipologia di guidatori, tipologia di reddito eccetera che, come hanno dimostrato i fatti, in particolare a Roma, non incide in modo sostanziale sull’inquinamento atmosferico ma crea notevoli danni socioeconomici.

Per quanto sopra, con la presente, chiedo la revoca di detta ordinanza per i seguenti motivi:

1.       siamo in crisi economica e il movimento di veicoli è parte essenziale dello sviluppo;

2.       è sbagliato bloccare la circolazione dei veicoli, visto che l’inquinamento complessivo di tutti i veicoli non supera il 25% dell’inquinamento atmosferico;

3.       la discriminazione dei veicoli in base agli EURO è assurda, poiché anche i veicoli elettrici producono e rialzano le polveri nonché attingono la loro energia dal termoelettrico che è responsabile del 30% dell’inquinamento atmosferico;

4.       nel 2021 proseguirà la pandemia e, oltre a dover fare i conti con una crescente disoccupazione, non avrò risorse economiche per cambiare il veicolo. Pertanto, impedirmi e/o limitarmi l’uso del mio veicolo (nonostante sia risultato idonei al termine delle periodiche obbligatorie revisioni), significa costringermi a rottamarlo, poiché non troverei alcun acquirente. Di conseguenza si tratta della perdita totale di un investimento costato anni di risparmi che nessuno risarcirà;

5.       il rottamare un veicolo produce inquinamento ambientale e atmosferico sicuramente maggiore dell’inquinamento della combustione dei carburanti;

6.       si tratta per la pubblica amministrazione di un aggravio di spese per l’installazione di decine di migliaia di costosissime segnaletiche stradali verticali (nonché mettere a norma tutti i loro veicoli che notoriamente sono più inquinanti di quelli dei privati) visto che in caso di blocco permanente dei veicoli il Comune che emana la relativa ordinanza deve installare a tutti gli ingressi del suo territorio la segnaletica stradale verticale prevista dal Codice della Strada e dal relativo Regolamento di Esecuzione nonché indicare percorsi alternativi che un utente della strada deve percorrere per evitare il blocco e raggiungere la propria destinazione. Questo perché il provvedimento locale non è certo conosciuto a livello nazionale e tantomeno dagli stranieri che circolano nel nostro paese;

7.       si tratta di uno sconvolgimento della propria vita, poiché, se non si dispone delle risorse per acquistare un nuovo veicolo, ci si dovrà spostare sottoponendosi al quotidiano stress del servizio pubblico (servizio di trasporto pubblico che è stato drasticamente ridotto nel numero delle persone trasportate, viste le precauzioni attivate per contenere la pandemia da Covid-19), subendone le inefficienze, i costi non proprio economici e la riduzione del proprio tempo libero, conquistato in decenni di lotte.

Inoltre, occorre precisare che:

a.       il blocco, anche se fatto solo per i Comuni sopra i 20.000 abitanti, riguarda tutti i proprietari di veicoli (moto, autovetture, autocaravan eccetera) perché potranno avere l’esigenza di raggiungerli per lavoro e/o per turismo (turismo, quello che a parole è da incentivare);

b.       il blocco, anche se fatto per la Regione Piemonte, riguarda tutti i proprietari di veicoli (moto, autovetture, autocaravan eccetera) perché, prima o poi, anche i non residenti potranno avere l’esigenza di raggiungere e/o attraversare i territori comunali della Regione Piemonte.

c.        è stato appurato da parte nostra, telefonando all’ARPA della Lombardia e parlando con un dipendente addetto proprio alle centraline di rilevazione inquinamenti, che gli attuali sistemi di rilevazione, riguardanti i veicoli, aggiungendo le spire induttive possono rilevare la tipologia del veicolo che transita ma NON rilevano quale tipo di motore utilizzi. Non solo, ma con un meteo diverso occorre comprendere da dove arriva l’inquinamento e se in certe condizioni meteo non è eliminabile se non riducendo gli inquinamenti delle industrie e dei riscaldamenti pubblici, che ancora oggi non sono affrontati con progetti per il risparmio energetico (basta entrare in qualsiasi ospedale per verificarlo di persona).

Per quanto detto, emerge chiaramente che si sono colpiti i veicoli presentando rilevazioni che non hanno alla base una corretta individuazione; quindi, divieti imposti solo per costringere i cittadini a comprare veicoli nuovi. E quello che decidono nelle Commissioni della UE ha dell’incredibile: un esempio lo si trova aprendo www.incamper.org numero 188 pagine 18 e 19, dove si  legge come, alla richiesta dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti di uniformare un aspetto della circolazione stradale, la Commissione ha risposto che non intervengono perché spetta a ogni stato membro stabilire le norme del Codice della Strada. Pertanto, appare bizzarro, se non sospetto, che poi la Unione Europea decida d’intervenire sulla circolazione stradale degli stati membri.

Per tutto quanto sopra, si chiede altresì una concreta e trasparente rilevazione dei dati inerenti all’inquinamento atmosferico in termini di strumenti utilizzati e loro tarature, dati rilevati, inserendoli nel sito sia della Regione sia nei siti dei Comuni, ovviamente nella homepage, con aggiornamenti giornalieri e report settimanali.

Confidando di leggerla, cordiali saluti. 

Aggiungere il suo Cognome e Nome

………………………….

 

Ecco la lettera aperta già inviata dall’ASSOCIAZIONE NAZIONALE COORDINAMENTO CAMPERISTI

seguiranno aggiornamenti riguardo ai riscontri ricevuti.

Se ti rispondono, inviaci la loro risposta

 

Inviato: domenica 4 ottobre 2020           Da: ancc@pec.coordinamentocamperisti.it

A: Presidente gabinettopresidenza-giunta@cert.regione.piemonte.it ; vicepresidenza@cert.regione.piemonte.it

assessore.istruzionelavoroformazione@cert.regione.piemonte.it ; assessorato.gabusi@cert.regione.piemonte.it ; assessore.sanita@cert.regione.piemonte.it

assessorato.ricerca_innovazione_ambiente@cert.regione.piemonte.it ; culturaturismocommercio@cert.regione.piemonte.it ;

assessore.protopapa@cert.regione.piemonte.it ; assessore.tronzano@cert.regione.piemonte.it ; culturaturismosport@cert.regione.piemonte.it

giorgio.bertola@cr.piemonte.it ; alessandra.biletta@cr.piemonte.it ; paolo.bongioanni@cr.piemonte.it ; monica.canalis@cr.piemonte.it

andrea.cane@cr.piemonte.it ; fabio.carosso@cr.piemonte.it ; chiara.caucino@cr.piemonte.it ; andrea.cerutti@cr.piemonte.it

sergio.chiamparino@cr.piemonte.it ; elena.chiorino@cr.piemonte.it ; alberto.cirio@cr.piemonte.it ; angelo.dago@cr.piemonte.it

paolo.demarchi@cr.piemonte.it ; sarah.disabato@cr.piemonte.it ; mauro.fava@cr.piemonte.it ; francesca.frediani@cr.piemonte.it

matteo.gagliasso@cr.piemonte.it ; raffaele.gallo@cr.piemonte.it ; gianluca.gavazza@cr.piemonte.it ; mario.giaccone@cr.piemonte.it

francesco.graglia@cr.piemonte.it ; marco.grimaldi@cr.piemonte.it ; luigi.icardi@cr.piemonte.it ; riccardo.lanzo@cr.piemonte.it

claudio.leone@cr.piemonte.it ; silvio.magliano@cr.piemonte.it ; maurizio.marello@cr.piemonte.it ; valter.marin@cr.piemonte.it ;

maurizio.marrone@cr.piemonte.it ; ivano.martinetti@cr.piemonte.it ; michele.mosca@cr.piemonte.it ; davide.nicco@cr.piemonte.it

letizia.nicotra@cr.piemonte.it ; federico.perugini@cr.piemonte.it ; giovannibattista.poggio@cr.piemonte.it ; alberto.preioni@cr.piemonte.it

marco.protopapa@cr.piemonte.it ; domenico.ravetti@cr.piemonte.it ; fabrizio.ricca@cr.piemonte.it ; carlo.rivavercellotti@cr.piemonte.it

domenico.rossi@cr.piemonte.it ; paolo.ruzzola@cr.piemonte.it ; sean.sacco@cr.piemonte.it ; mauro.salizzoni@cr.piemonte.it ; diego.sarno@cr.piemonte.it

alessandro.stecco@cr.piemonte.it ; andrea.tronzano@cr.piemonte.it ; daniele.valle@cr.piemonte.it ; sara.zambaia@cr.piemonte.it

 presidenza@cr.piemonte.it ; assessore.caucino@regione.piemonte.it ; assessore.istruzionelavoroformazione@regione.piemonte.it

assessorato.gabusi@regione.piemonte.it ; assessore.sanita@regione.piemonte.it ; assessorato.ricerca_innovazione_ambiente@regione.piemonte.it

assessore.marrone@regione.piemonte.it ; assessore.poggio@regione.piemonte.it ; assessore.protopapa@regione.piemonte.it

assessore.ricca@regione.piemonte.it ; assessore.tronzano@regione.piemonte.it ; alessandra.fassio@regione.piemonte.it

promozioneturismoesport@regione.piemonte.it ; alberto.avetta@cr.piemonte.it ; paolino.mastrangelo@regione.piemonte.it ;

mario.gobello@regione.piemonte.it ; offertaturismosport@regione.piemonte.it ; Regione Piemonte Presidente presidenza@regione.piemonte.it

paola.casagrande@regione.piemonte.it ; culturaturismosport@regione.piemonte.it ; ufficiostampa.giuntaregionale@regione.piemonte.it

vicepresidenza@regione.piemonte.it

Cc: Presidente del Consiglio dei Ministri presidente@pec.governo.it ; Presidente della Repubblica  protocollo.centrale@pec.quirinale.it

Presidente Senato elisabetta.casellati@pec.senato.it ; Presidente Camera Deputati camera_protcentrale@certcamera.it ; affariregionali@pec.governo.it

anci@pec.anci.it ; protezionecivile@pec.governo.it ; ufficio.gabinetto@pec.mit.gov.it ; segreteria.capogab@minambiente.it

segretariogenerale@pec.mise.gov.it ; dginnovazione@pec.lavoro.gov.it ; urp@pec.politicheagricole.gov.it

segreteria.ministro@minambiente.it ; segreteria.ministro@pec.mit.gov.it ; gabinetto.ministro@pec.interno.it

 

2               

LETTERA APERTA

Firenze 4 ottobre 2020

Al Presidente, VicePresidente, Assessori, Consiglieri della Regione Piemonte

 

A proposito di “emissioni nocive” ci è arrivato questa mail: Ordinanza di chiusura E 0 1 e 2 in Regione Piemonte. https://www.regione.piemonte.it/web/pinforma/notizie/blocchi-traffico-dal-1deg-ottobre?fbclid=IwAR0U3_B6bLOEpYKvIqJVH8oMhFOCoPhlgsP6NM3XddSnlU1krITIFppSPWw A quanto pare il Governatore Cirio ha firmato una ordinanza regionale che ferma tutti i mezzi E0 E1 E2 in tutta regione Piemonte per 365 giorni; cioè per sempre. Inutile che dica che sui social, nei gruppi sta scoppiando quasi una rivolta.

            Abbiamo aperto il link e si tratta di quanto deliberato dalla Giunta regionale, su iniziativa dell’assessore all’Ambiente, contenente lo schema di ordinanza che i sindaci dovrebbero adottare dal 1° ottobre 2020 per determinare blocchi al traffico nei territori di loro competenza e la limitazione delle emissioni nella stagione invernale 2020-2021.

In sintesi, una miriade di limitazioni riguardo orari, giorni, tipologia di guidatori, tipologia di reddito eccetera che, come hanno dimostrato i fatti, in particolare a Roma, non incide in modo sostanziale sull’inquinamento atmosferico ma crea notevoli danni socioeconomici.

Per quanto sopra, con la presente, a nome degli utenti della strada, chiediamo la revoca di detta ordinanza per i seguenti motivi:

8.       siamo in crisi economica e il movimento di veicoli è parte essenziale dello sviluppo;

9.       è sbagliato bloccare la circolazione dei veicoli, visto che l’inquinamento complessivo di tutti i veicoli non supera il 25% dell’inquinamento atmosferico;

10.    la discriminazione dei veicoli in base agli EURO è assurda, poiché anche i veicoli elettrici producono e rialzano le polveri nonché attingono la loro energia dal termoelettrico che è responsabile del 30% dell’inquinamento atmosferico;

11.    nel 2021 proseguirà la pandemia e, oltre a dover fare i conti con una crescente disoccupazione, non avrò risorse economiche per cambiare il veicolo. Pertanto, impedirmi e/o limitarmi l’uso del mio veicolo (nonostante sia risultato idonei al termine delle periodiche obbligatorie revisioni), significa costringermi a rottamarlo, poiché non troverei alcun acquirente. Di conseguenza si tratta della perdita totale di un investimento costato anni di risparmi che nessuno risarcirà;

12.    il rottamare un veicolo produce inquinamento ambientale e atmosferico sicuramente maggiore dell’inquinamento della combustione dei carburanti;

13.    si tratta per la pubblica amministrazione di un aggravio di spese per l’installazione di decine di migliaia di costosissime segnaletiche stradali verticali (nonché mettere a norma tutti i loro veicoli che notoriamente sono più inquinanti di quelli dei privati) visto che in caso di blocco permanente dei veicoli il Comune che emana la relativa ordinanza deve installare a tutti gli ingressi del suo territorio la segnaletica stradale verticale prevista dal Codice della Strada e dal relativo Regolamento di Esecuzione nonché indicare percorsi alternativi che un utente della strada deve percorrere per evitare il blocco e raggiungere la propria destinazione. Questo perché il provvedimento locale non è certo conosciuto a livello nazionale e tantomeno dagli stranieri che circolano nel nostro paese;

14.    si tratta di uno sconvolgimento della propria vita, poiché, se non si dispone delle risorse per acquistare un nuovo veicolo, ci si dovrà spostare sottoponendosi al quotidiano stress del servizio pubblico (servizio di trasporto pubblico che è stato drasticamente ridotto nel numero delle persone trasportate, viste le precauzioni attivate per contenere la pandemia da Covid-19), subendone le inefficienze, i costi non proprio economici e la riduzione del proprio tempo libero, conquistato in decenni di lotte.

Inoltre, occorre precisare che:

d.       il blocco, anche se fatto solo per i Comuni sopra i 20.000 abitanti, riguarda tutti i proprietari di veicoli (moto, autovetture, autocaravan eccetera) perché potranno avere l’esigenza di raggiungerli per lavoro e/o per turismo (turismo, quello che a parole è da incentivare);

e.        il blocco, anche se fatto per la Regione Piemonte, riguarda tutti i proprietari di veicoli (moto, autovetture, autocaravan eccetera) perché, prima o poi, anche i non residenti potranno avere l’esigenza di raggiungere e/o attraversare i territori comunali della Regione Piemonte.

f.        è stato appurato da parte nostra, telefonando all’ARPA della Lombardia e parlando con un dipendente addetto proprio alle centraline di rilevazione inquinamenti, che gli attuali sistemi di rilevazione, riguardanti i veicoli, aggiungendo le spire induttive possono rilevare la tipologia del veicolo che transita ma NON rilevano quale tipo di motore utilizzi. Non solo, ma con un meteo diverso occorre comprendere da dove arriva l’inquinamento e se in certe condizioni meteo non è eliminabile se non riducendo gli inquinamenti delle industrie e dei riscaldamenti pubblici, che ancora oggi non sono affrontati con progetti per il risparmio energetico (basta entrare in qualsiasi ospedale per verificarlo di persona).

Per quanto detto, emerge chiaramente che si sono colpiti i veicoli presentando rilevazioni che non hanno alla base una corretta individuazione; quindi, divieti imposti solo per costringere i cittadini a comprare veicoli nuovi. E quello che decidono nelle Commissioni della UE ha dell’incredibile: un esempio lo si trova aprendo www.incamper.org numero 188 pagine 18 e 19, dove si  legge come, alla richiesta dell’Associazione Nazionale Coordinamento Camperisti di uniformare un aspetto della circolazione stradale, la Commissione ha risposto che non intervengono perché spetta a ogni stato membro stabilire le norme del Codice della Strada. Pertanto, appare bizzarro, se non sospetto, che poi la Unione Europea decida d’intervenire sulla circolazione stradale degli stati membri.

Per tutto quanto sopra, si chiede altresì una concreta e trasparente rilevazione dei dati inerenti all’inquinamento atmosferico in termini di strumenti utilizzati e loro tarature, dati rilevati, inserendoli nel sito sia della Regione sia nei siti dei Comuni, ovviamente nella homepage, con aggiornamenti giornalieri e report settimanali. Confidando di leggerla, cordiali saluti. Isabella Cocolo, Presidente